Tuesday, February 16, 2010

Embrioni: la lista degli scarti

 
da  Avvenire - Inserto "è Vita", 28/01/2010

Qui Londra

Embrioni: la lista degli scarti

di Elisabetta Del Soldato

Anche malattie 'lievi' nell'elenco delle disfunzioni che autorizzano la selezione preimpianto

Alle cliniche del Regno Unito non servirà più un permesso speciale per distruggere gli embrioni che riportano difetti genetici anche minori.

La Human Fertilisation and Embryology Authority, l'ente che regola il settore della fecondazione artificiale ed embriologia, ha pubblicato qualche giorno fa una lista di 116 malattie genetiche ereditarie che se diagnosticate durante la fecondazione artificiale possono dare il via alla distruzione dell'embrione.    La notizia ha sollevato critiche e preoccupazione perché tra queste condizioni ereditarie ce ne sono molte che garantiscono a un essere umano una qualità di vita decorosa e in alcuni casi, come dimostrato in passato, anche eccezionale.     Domenica scorsa il Sunday Times sottolineava come alcuni grandi personaggi della nostra storia, per esempio Abramo Lincoln o Charles De Gaulle, siano riusciti a condurre una vita esemplare nonostante avessero una malattia oggi inclusa nella lista della HFEA, la sindrome Marfan, o come altri, per esempio Pete Sampras, sia riuscito ad eccellere nel tennis anche se malato di talassemia, sempre nell'elenco.  ... leggi tutto, SRM (cortesia Avvenire)

California delusa: le embrionali non piacciono più


da Avvenire - Inserto "è Vita", 04/02/2010


California delusa: le embrionali non piacciono più

di Viviana Daloiso

L'Istituto per la medicina rigenerativa della California nacque cinque anni or sono, animato dalla convinzione che le restrizioni dell'amministrazione Bush sulla ricerca con gli embrioni nella sanità pubblica rappresentassero un anacronistico e insopportabile freno al progresso della scienza.    E così nei laboratori di Los Angeles si cominciò a lavorare sugli embrioni, e a distruggerli per estrarne cellule staminali, con la certezza che quegli esperimenti prima o poi potessero portare alla panacea di tutti i mali, a partire dal Parkinson e dall'Alzheimer.    Si promettevano cure, guarigioni, si lottava in nome della salute dei pazienti, e intanto si muovevano milioni e milioni di dollari - pubblici - di investimento. Risultati?   Zero.

Come in ogni altro laboratorio del pianeta, gli esperimenti con le staminali embrionali non portavano a nulla.   Qualche settimana fa, la svolta: nel silenzio più o meno complice dei media, l'Istituto ha deciso di dirottare la maggior parte dei fondi destinati alla ricerca sullo studio delle staminali adulte, che hanno già offerto alla scienza e alla medicina dozzine di risposte concrete negli ultimi anni.

Una significativa retromarcia, a cominciare dall'aspetto economico della vicenda: il governo della California - che oggi è sull'orlo della bancarotta, con tagli alla spesa sociale - nel 2004 finanziò infatti la nascita dell'Istituto con 3 miliardi di dollari.    E non stupisce che il 12 gennaio, in un aspro editoriale pubblicato sul quotidiano economico di Los Angeles Investor's Business Daily magazine si sottolineasse il clamoroso fallimento del progetto e lo spreco di una così consistente somma di denaro pubblico: «Non ci sono state cure - recita l'articolo in questione -, né terapie, né alcun tipo di progresso. La ricerca sulle staminali embrionali ha fallito».    ... leggi tutto, SRM  (
cortesia Avvenire)

La vita soggetto di diritto e non oggetto di arbitrio

 
da  L'Osservatore Romano - 14 febbraio 2010)


La vita soggetto di diritto e non oggetto di arbitrio


Il discorso del Papa ai partecipanti all'assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita

La legge morale naturale è fondamento della dignità della persona e garanzia da manipolazioni o arbitrii nei confronti della vita umana. Lo ha ribadito il Papa sabato mattina, 13 febbraio, parlando ai partecipanti all'assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita.


Cari Fratelli nell'Episcopato
e nel Sacerdozio,
Illustri Membri della Pontificia Academia Pro Vita
Gentili Signore e Signori!

Sono lieto di accogliervi e di salutarvi cordialmente in occasione dell'Assemblea generale della Pontificia Accademia per la Vita, chiamata a riflettere su temi attinenti al rapporto tra bioetica e legge morale naturale, che appaiono sempre più rilevanti nel contesto attuale per i costanti sviluppi in tale ambito scientifico. Rivolgo un particolare saluto a Mons. Rino Fisichella, Presidente di codesta Accademia, ringraziandolo per le cortesi parole che ha voluto rivolgermi a nome dei presenti. Desidero, altresì, estendere il mio personale ringraziamento a ciascuno di voi per il prezioso e insostituibile impegno che svolgete a favore della vita, nei vari contesti di provenienza.

Le problematiche che ruotano intorno al tema della bioetica permettono di verificare quanto le questioni che vi sono sottese pongano in primo piano la questione antropologica. Come affermo nella mia ultima Lettera enciclica Caritas in veritate:  "Campo primario e cruciale della lotta culturale tra l'assolutismo della tecnicità e la responsabilità morale dell'uomo è oggi quello della bioetica, in cui si gioca radicalmente la possibilità stessa di uno sviluppo umano integrale. Si tratta di un ambito delicatissimo e decisivo, in cui emerge con drammatica forza la questione fondamentale:  se l'uomo si sia prodotto da se stesso o se egli dipenda da Dio. Le scoperte scientifiche in questo campo e le possibilità di intervento tecnico sembrano talmente avanzate da imporre la scelta tra le due razionalità:  quella della ragione aperta alla trascendenza o quella della ragione chiusa nell'immanenza" (n. 74). Dinanzi a simili questioni, che toccano in modo così decisivo la vita umana nella sua perenne tensione tra immanenza e trascendenza, e che hanno grande rilevanza per la cultura delle future generazioni, è necessario porre in essere un progetto pedagogico integrale, che permetta di affrontare tali tematiche in una visione positiva, equilibrata e costruttiva, soprattutto nel rapporto tra la fede e la ragione.  ... leggi tutto, SRM  (cortesia L'Osservatore Romano)

In Cristo Dio si è mostrato come ragione e amore

 
da  L'Osservatore Romano, 14 febbraio 2010

In Cristo Dio si è mostrato come ragione e amore


La «lectio divina» di Benedetto XVI durante la visita al Pontificio Seminario Romano Maggiore
"In Cristo, Dio si è mostrato nella sua totale verità, ha mostrato che è ragione e amore, che la ragione eterna è amore e così crea". Lo ha detto il Papa nella lectio divina svolta durante la visita al Pontificio Seminario Romano Maggiore, nella serata di venerdì 12 febbraio.


Eminenza, Eccellenze, Cari amici,

ogni anno è per me una grande gioia essere con i seminaristi della diocesi di Roma, con i giovani che si preparano a rispondere alla chiamata del Signore per essere lavoratori nella sua vigna, sacerdoti del suo mistero. È questa la gioia di vedere che la Chiesa vive, che il futuro della Chiesa è presente anche nelle nostre terre, proprio anche a Roma.
In quest'Anno Sacerdotale, vogliamo essere particolarmente attenti alle parole del Signore concernenti il nostro servizio. Il brano del Vangelo ora letto parla indirettamente, ma profondamente, del nostro Sacramento, della nostra chiamata a stare nella vigna del Signore, ad essere servitori del suo mistero.
In questo breve brano, troviamo alcune parole-chiave, che danno l'indicazione dell'annuncio che il Signore vuole fare con questo testo. "Rimanere":  in questo breve brano, troviamo dieci volte la parola "rimanere"; poi, il nuovo comandamento:  "Amatevi come io vi ho amato", "Non più servi ma amici", "Portate frutto"; e, finalmente:  "Chiedete, pregate e vi sarà dato, vi sarà data la gioia". Preghiamo il Signore perché ci aiuti ad entrare nel senso delle sue parole, perché queste parole possano penetrare il nostro cuore e così possano essere via e vita in noi, con noi e tramite noi.

La prima parola è:  "Rimanete in me, nel mio amore". Il rimanere nel Signore è fondamentale come primo tema di questo brano. Rimanere:  dove? Nell'amore, nell'amore di Cristo, nell'essere amati e nell'amare il Signore. Tutto il capitolo 15 concretizza il luogo del nostro rimanere, perché i primi otto versetti espongono e presentano la parabola della vite:  "Io sono la vite e voi i rami". La vite è un'immagine veterotestamentaria che troviamo sia nei Profeti, sia nei Salmi e ha un duplice significato:  è una parabola per il popolo di Dio, che è la sua vigna. Egli ha piantato una vite in questo mondo, ha coltivato questa vite, ha coltivato la sua vigna, protetto questa sua vigna, e con quale intento? Naturalmente, con l'intento di trovare frutto, di trovare il dono prezioso dell'uva, del vino buono.
E così appare il secondo significato:  il vino è simbolo, è espressione della gioia dell'amore. Il Signore ha creato il suo popolo per trovare la risposta del suo amore e così questa immagine della vite, della vigna, ha un significato sponsale, è espressione del fatto che Dio cerca l'amore della sua creatura, vuole entrare in una relazione d'amore, in una relazione sponsale con il mondo tramite il popolo da lui eletto.

Ma poi la storia concreta è una storia di infedeltà: invece di uva preziosa, vengono prodotte solo piccole "cose immangiabili", non giunge la risposta di questo grande amore, non nasce questa unità, ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Monday, February 15, 2010

Prossimi eventi


Mente-corpo: il rapporto tra intelligenza e cervello

Conferenza del prof. P. Ramón Lucas Lucas, LC (Pontificia Università Gregoriana), nell'ambito del modulo Rapporto mente-corpo e intelligenza artificiale del Master in Scienza e Fede (Facoltà di Filosofia) dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum. ... leggi tutto, SRM

La verità sull'uomo misura di ogni progresso

 
da  L'Osservatore Romano, 10 febbraio 2010
 

La verità sull'uomo misura di ogni progresso
Il cardinale Ruini sull'enciclica «Caritas in veritate»

Roma, 9. Orientare in favore dell'uomo le enormi e inedite potenzialità scientifiche e tecnologiche della fase storica che appare all'orizzonte. È questo l'"appello" fondamentale che è al cuore della "questione antropologica" contenuta nella Caritas in veritate. Enciclica in cui Benedetto XVI ribadisce con forza il "legame inscindibile" tra carità e verità, perché "un cristianesimo di carità senza verità diventa fatalmente marginale". A sottolinearlo è stato il cardinale Camillo Ruini, presidente del Comitato per il progetto culturale della Conferenza episcopale italiana, intervenuto ieri sera a Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano, all'apertura della nuova serie degli "Incontri in cattedrale 2010" con una relazione su "Caritas in veritate:  i fondamenti antropologici dell'enciclica".

A introdurre Ruini è stato il cardinale vicario Agostino Vallini, che ha ricordato come la Caritas in veritate abbia "suscitato grande interesse" e sia stata "accolta con favore non solo nei mezzi di comunicazione sociale", ma nelle "sedi più diverse, da quelle scientifiche e culturali a quelle religiose, politiche, economiche e dell'alta finanza, in un momento in cui a livello mondiale si sono registrati cambiamenti radicali dalle prospettive imprevedibili, che domandano un ripensamento generale dei valori di riferimento su cui costruire la civiltà e l'economia mondiale".

Per il cardinale Ruini, "la verità dell'uomo s'esprime anzitutto nella centralità della persona umana" che un'altra importante enciclica, la Populorum progressio, dedicata da Paolo vi al grande tema dello sviluppo integrale e planetario, "considera come il principio chiave d'una corretta e feconda attuazione dello sviluppo".

La prospettiva nella quale la Caritas in veritate afferma la "centralità del soggetto umano", ha proseguito Ruini, ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Thursday, February 11, 2010

Monod ovvero lo scacco dello scientismo


da  L'Osservatore Romano del 10 febbraio 2010



Monod ovvero lo scacco dello scientismo


Nasceva cento anni fa il grande e discusso biochimico premio Nobel per la medicina nel 1965

di Maria Maggi

Un secolo fa, il 9 febbraio, nacque a Parigi Jacques Monod, biochimico di fama mondiale, nel 1965 premio Nobel per la medicina, assieme a François Jacob e André Lwoff.

Nel 1970 pubblicò l'opera Il caso e la necessità, divenuto presto un bestseller. In esso riassunse le sue idee sui principi teorici della scienza e sui rapporti tra conoscenza scientifica e valori umani.
La sua era una famiglia protestante della borghesia medio-alta francese. Dai genitori aveva ricevuto un'educazione con ampie basi culturali. Diplomato nel 1928, si laureò a Parigi in scienze naturali nel 1931, cominciando subito l'attività di ricercatore in biologia e zoologia.

Nel 1936 si recò negli Stati Uniti a perfezionarsi e rimase un anno al California Institute of Technology. Ritornò a Parigi nel 1937 e conseguì nel 1941 il dottorato in biologia. Ripresa la ricerca alla Sorbona scoprì il fenomeno della doppia crescita (diauxia) di colture batteriche in miscele differenti di zuccheri. Durante la guerra, dopo varie vicende, cominciò a lavorare all'Istituto Pasteur.

Al Pasteur effettuò molte ricerche, in collaborazione con André Lwoff, sull'Escherichia coli, un batterio che egli utilizzò poi regolarmente per i suoi esperimenti. Scoprì così che un mutante casuale del batterio era in grado di elaborare il lattosio, mentre ciò non era consentito alla specie originaria. La metabolizzazione di tale zucchero richiedeva, infatti, la produzione di un corredo enzimatico che il mutante era riuscito a generare e ad acquisire in proprio. Fu questo il presupposto di una serie di nuove scoperte  ... leggi tutto, (cortesia L'Osservatore Romano)

Wednesday, February 10, 2010

Libri: Creazione e creatività scientifica


Creazione e creatività scientifica


Di Paul Michael Haffner

Un libro sul rapporto fra la fede cristiana in Dio Creatore e la scienza moderna, in uno studio di frontiera, e con gli obiettivi dichiarati di presentare un commentario filosofico-teologico sugli sviluppi recenti nel campo scientifico, e di offrire una chiave ermeneutica per studiare la relazione fra la visione del cosmo derivata dalla fisica e dalla biologia in relazione alla visione filosofica e teologica del mondo.

Il testo, in base alla metodologia definita per lo studio, è suddiviso in cinque parti.

Nella prima viene offerta un'analisi della storia e della nascita della scienza.

Nella seconda ... leggi tutto, SRM

Thursday, February 04, 2010

Newsletter SRM n. 129 - italiano


Pubblichiamo Newsletter SRM n. 129 - italiano, consultabile (pdf con immagini o html senza immagini) a questo link 
 
 

Indice Newsletter SRM n. 129


  • Seguire l'esempio di San Tommaso, armonizzando fede e ragione
    Questo uno dei punti chiave del discorso di Papa Benedetto XVI alle Pontificie Accademie, riunite la scorsa settimana da Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Consiglio di Coordinamento fra le Accademie Pontificie.
  • La teologia come "impronta in noi della scienza divina"
    Con una citazione dalla Summa Theologiae di San Tommaso, Mons. Gianfranco Ravasi ha salutato Papa Benedetto XVI, ed ha così illustrato uno degli obiettivi dell'Assemblea tra le Accademie
  • I limiti della ragione umana
    La rivista Vita e Pensiero pubblica un estratto di un recente articolo di Charles Taylor, professore di Diritto e Filosofia alla Northwestern University di Evanstone (Illinois, Usa)
  • La religiosità contrasta le malattie neurodegenerative?
    Una conclusione a cui sarebbero giunti ricercatori della Clinica Geriatrica dell'Università di Padova
  • Staminali: cellule neuronali da staminali adulte?
    Nature ha pubblicato nei giorni scorsi un articolo sugli studi realizzati dal prof. Marius Wernig e dai suoi collaboratori, presso la Stanford University
  • Quando il cammino per l'armonia tra scienza e fede fa passi da gambero
    SRM pubblica una lettera ricevuta da Mons. Fiorenzo Facchini, nella quale l'antropologo risponde all'articolo del prof. De Mattei pubblicato da Il Foglio del 29.12.09

Eventi Recenti

  • Reazioni a catena
    Scienza e fede si sono incontrati e confrontati a Senigallia,
  • La lettura della Sindone nei Vangeli e nella storia
    Primo di un ciclo di tre incontri promossi dal Collegio Borromeo di Torino,
  • E' ancora possibile un dialogo, con conseguenze pratiche, tra scienza e fede?
  • Il libro dei "numeri". Fede e scienza sono ancora avversarie ?
    • Giorgio Israel: un conflitto apparente che deriva dalla mancanza di dialogo nel passato.
    • Alessandro Giuliani: la conoscenza scientifica non coincide con la verità
  • Chi è l'Uomo della Sindone?
    Una serata sulla Sindone con il giornalista e scrittore Andrea Tornielli

Prossimi Eventi

  • Matteo Ricci. Incontro di civiltà nella terra dei Ming
    Una mostra a Pechino, promossa dalla Regione Marche nell'ambito del progetto "Padre Matteo Ricci", per i 400 anni dalla sua morte
  • Le conoscenze scientifiche sulla Sindone: incontro con il prof. Pierluigi Baima Bollone
    Secondo evento dedicato alla Sindone dal Collegio Borromeo di Torino
  • Biotecnologie e futuro dell'uomo
    Conferenza organizzata dal Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per gli Studi su Matrimonio e Famiglia, e dal Servizio Nazionale della CEI per il Progetto Culturale nell'ambito dell'Area di Ricerca in Antropologia ed Etica Familiare.
  • Dio, Darwin e una fede che pensa
    Nell'ambito della rassegna "Scienza e fede alle frontiere della conoscenza", una conferenza del Prof. Gionata De Vico

 

 
Per informazioni o segnalazioni:

Paolo Centofanti
Direttore SRM - Science and Religion in Media


pcentofanti@gmail.com

direttore@srmedia.org   
skype: paolo.centofanti
0039-3386284135

www.srmedia.org
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La religiosità contrasta le malattie neurodegenerative ?


Una conclusione a cui sarebbero giunti alcuni ricercatori della Clinica Geriatrica dell'Università di Padova.

Il team, guidato dal professor Enzo Manzato, ha analizzato per un anno circa 70 pazienti, che avevano già sviluppato l'Alzheimer, anche se ... leggi tutto, SRM
 

La teologia come "impronta in noi della scienza divina"

 
Con una citazione dalla Summa Theologiae di San Tommaso, Mons. Gianfranco Ravasi ha salutato Papa Benedetto XVI, ed ha così illustrato uno degli obiettivi dell'Assemblea tra le Accademie che "già attraverso il loro numero settenario, simbolo biblico di perfezione, desiderano esprimere il loro anelito alla ricerca di una pienezza spirituale e intellettuale".

Il richiamo a San Tommaso ... leggi tutto, SRM

Wednesday, February 03, 2010

Quando il cammino per l'armonia tra scienza e fede fa passi da gambero


SRM pubblica una lettera ricevuta da Mons. Fiorenzo Facchini, nella quale l'antropologo risponde all'articolo del prof. De Mattei pubblicato da
Il Foglio del 29.12.09 e da noi segnalato
(link) nell'ambito di una analisi del rapporto tra fede e teorie evolutive; una lettera che era stata spedita anche a Il Foglio, ma che, per quanto consta a Mons. Facchini stesso, non avrebbe ricevuto riscontri.


La prima reazione dopo avere letto l'articolo di Roberto De Mattei sul Foglio del 29 dicembre 2010 a proposito del teo-evoluzionismo (di cui il sottoscritto sarebbe espressione), è stata quella di lasciare perdere, se non fosse che per gli incarichi pubblici ricoperti dall'autore non mi sembra giusto che certe asserzioni, che non hanno nulla di scientifico e ben poco sul piano religioso, passino inosservate.

Mentre è fuori discussione l'amicizia che mi lega a Francisco Ayala, l'avermi considerato, insieme con Ayala, discepolo del gesuita francese Teilhard de Chardin attraverso la mediazione di Dobzhansky (avrebbe potuto aggiungere il paleontologo Piveteau), non suona come critica, ma è per me un grande onore di cui gli sono grato.

Negli scritti di Teilhard, che tanto scandalizzano De Mattei, vi sono espressioni metaforiche che, slegate dal contesto e dal suo linguaggio usato dall'autore, possono sorprendere e prestarsi a critiche, ma il suo pensiero va visto nell'insieme. Teilhard è stato un grande paleontologo. Egli ha proposto una visione evolutiva generale culminante in eventi che si collocano però fuori dall'ambito scientifico, come il punto omega, che identifica nel Cristo ricapitolatore di tutta la realtà secondo san Paolo. Teilhard de Chardin ha avuto il merito di richiamare la necessità di una visione unitaria della storia della vita in cui l'uomo appare profondamente radicato nella natura, rappresenta una direzione privilegiata della evoluzione ed è chiamato a darle un senso. Suggerirei a questo proposito 
... leggi tutto, SRM  (cortesia Mons. Fiorenzo Facchini)

Tuesday, February 02, 2010

Seguire l'esempio di San Tommaso, armonizzando fede e ragione

Questo uno dei punti chiave del discorso di Papa Benedetto XVI alle Pontificie Accademie, riunite la scorsa settimana da Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Consiglio di Coordinamento fra le Accademie Pontificie.

Prendendo spunto dal nome di una delle Accademie, "intitolata a San Tommaso d'Aquino", il Santo Padre ha spiegato come "il Doctor Angelicus et communis," sia "un modello sempre attuale a cui ispirare l'azione e il dialogo delle Accademie Pontificie con le diverse culture".

San Tommaso "riuscì ad instaurare un confronto fruttuoso sia con il pensiero arabo, sia con quello ebraico del suo tempo, ... leggi tutto, SRM

Saturday, January 30, 2010

La ragione lavora senza garanzie



da  L'Osservatore Romano, 25-26 gennaio 2010



La ragione lavora senza garanzie


Da Cartesio a Kant i limiti del pensiero razionale

Dall'ultimo numero della rivista "Vita e Pensiero" pubblichiamo la parte finale di un articolo del professore di Diritto e Filosofia presso la Northwestern University di Evanstone (Illinois, Usa) nella traduzione di Lorenzo Fazzini e Roberto Presilla.


di Charles Taylor

Vorrei parlare della "sola ragione":  la ragione spogliata di ogni informazione proveniente dalla fede o dalla rivelazione. Prendo l'espressione dal famoso libro di Kant, La religione entro i limiti della sola ragione, dove è molto chiaro che cosa intende:  non ho altre fonti non rivelate, intendo definire la religione in termini puramente razionali. In fin dei conti questo è stato uno dei grandi sogni dell'Illuminismo, e resta ancora forte.

Mettiamo insieme i tre fili conduttori, le tre fonti della sola ragione:  l'autonomia della ragione definita da Cartesio; il modello della scienza naturale come modello per la vita umana; infine l'idea di entrare in un mondo illuminato dove vediamo il senso del nostro ordine sociale, e solo di quello. Questi tre aspetti ci fanno credere che la sola ragione sia in grado di risolvere tutti i problemi e allo stesso tempo che questo risultato si possa raggiungere perché ci siamo liberati di altre fonti che davano risposte molto differenti a queste domande.

Ovviamente le cose non stanno così:  anche accettando l'idea di base  ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Confronto con le diverse culture per armonizzare ragione e fede

 
da  L'Osservatore Romano, 29 gennaio 2010
 
 
Confronto con le diverse culture per armonizzare ragione e fede

Benedetto XVI alle Pontificie Accademie

In un'epoca come quella attuale, fortemente segnata dal relativismo e dal soggettivismo, è necessario entrare in dialogo con le diverse culture, per armonizzare ragione e fede e costruire un autentico umanesimo cristiano. È quanto in sostanza ha detto il Papa alle Pontificie Accademie, ricevute in udienza giovedì mattina, 28 gennaio, nella Sala Clementina, in occasione della quattordicesima seduta pubblica.

Signori Cardinali,
venerati Fratelli nell'Episcopato e nel Sacerdozio,
illustri Presidenti e Accademici,
Signore e Signori!

Sono lieto di accogliervi e di incontrarvi, in occasione della Seduta Pubblica delle Pontificie Accademie, momento culminante delle molteplici attività dell'anno. Saluto Mons. Gianfranco Ravasi, Presidente del Consiglio di Coordinamento fra Accademie Pontificie, e lo ringrazio per le cortesi parole che mi ha rivolto. Estendo il mio saluto ai Presidenti delle Pontificie Accademie, agli Accademici e ai Sodali presenti. L'odierna Seduta Pubblica, nel corso della quale è stato consegnato, a mio nome, il Premio delle Pontificie Accademie, tocca un tema che, nell'ambito dell'Anno Sacerdotale, riveste particolare importanza:  "La formazione teologica del presbitero".

Oggi, memoria di San Tommaso d'Aquino, grande Dottore della Chiesa, desidero proporvi alcune riflessioni sulle finalità e sulla missione specifica delle benemerite Istituzioni culturali della Santa Sede di cui fate parte e che vantano una variegata e ricca tradizione di ricerca e di impegno in diversi settori. Gli anni 2009-2010, infatti, per alcune di esse,  ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Il saluto dell'arcivescovo Gianfranco Ravasi


da  L'Osservatore Romano, 29 gennaio 2010
 
 
Il saluto dell'arcivescovo Gianfranco Ravasi

All'inizio dell'udienza, l'arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura e del Consiglio di Coordinamento tra Accademie Pontificie, ha rivolto un breve saluto a Benedetto XVI, nel quale ha evidenziato come l'incontro avvenga nella memoria di san Tommaso d'Aquino. Era stato proprio il grande domenicano nella Summa Theologiae a definire lo studio teologico come "un'impronta in noi della scienza divina".

"Le Accademie Pontificie - ha detto il presule - già attraverso il loro numero settenario, simbolo biblico di perfezione, desiderano esprimere il loro anelito alla ricerca di una pienezza spirituale e intellettuale. L'immagine con cui potrebbero essere raffigurate  ... leggi tutto, SRM  (cortesia 
L'Osservatore Romano)

Wednesday, January 27, 2010

Mons. Facchini risponde all'articolo del prof. De Mattei su Il Foglio del 29.12.09


Riceviamo da Mons. Fiorenzo Facchini, e volentieri pubblichiamo, la sua analisi e moderata replica all'articolo del prof. De Mattei
Il teo-evoluzionismo è una malattia dello spirito da cui guardarsi, dice il prof. De Mattei, pubblicato da Il Foglio del 29 dicembre, e ripreso da SRM (link)


La prima reazione dopo avere letto l'articolo di Roberto De Mattei sul Foglio del 29 dicembre 2010 a proposito del teo-evoluzionismo(di cui il sottoscritto sarebbe espressione), è stata quella di lasciare perdere, se non fosse che per gli incarichi pubblici ricoperti dall'autore non mi sembra giusto che certe asserzioni, che non hanno nulla di scientifico e ben poco sul piano religioso, passino inosservate.

Mentre è fuori discussione l'amicizia che mi lega a Francisco Ayala, l'avermi considerato, insieme con Ayala, discepolo del gesuita francese Teilhard de Chardin attraverso la mediazione di Dobzhansky (avrebbe potuto aggiungere il paleontologo Piveteau), non suona come critica, ma è per me un grande onore di cui gli sono grato.

Negli scritti di Teilhard, che tanto scandalizzano De Mattei, vi sono espressioni metaforiche che, slegate dal contesto e dal suo linguaggio usato dall'autore, possono sorprendere e prestarsi a critiche, ma il suo pensiero va visto nell'insieme. Teilhard è stato un grande paleontologo. Egli ha proposto una visione evolutiva generale culminante in eventi che si collocano però fuori dall'ambito scientifico, come il punto omega, che identifica nel Cristo ricapitolatore di tutta la realtà secondo san Paolo. Teilhard de Chardin ha avuto il merito di richiamare la necessità di una visione unitaria della storia della vita in cui l'uomo appare profondamente radicato nella natura, rappresenta una direzione privilegiata della evoluzione ed è chiamato a darle un senso. Suggerirei a questo proposito ... leggi tutto, SRM (cortesia Mons. Fiorenzo Facchini)

Monday, January 25, 2010

Newsletter SRM n. 128 - italiano


Pubblichiamo Newsletter SRM n. 128 - italiano, consultabile (pdf con immagini o html senza immagini) a questo  link 
 
 

Indice Newsletter SRM n. 128



  • La negazione di Dio sfigura la libertà della persona umana, ma devasta anche la creazione
    Dal discorso di Papa Benedetto XVI ai membri del Corpo Diplomatico accreditato presso la Santa Sede, durante l'udienza dell'11 gennaio.

  • Caritas in veritate: "l'enciclica della responsabilità"
    Il Presidente dello IOR, Ettore Gotti Tedeschi, traccia su Tempi una analisi dell'enciclica di  Papa Benedetto XVI

  • Mons. Bruno Forte: le possibilità della scienza non coincidono con l'etica
    Ripensare il rapporto tra uomo, natura e Dio Creatore.

  • Jean-Luc Marion: "La scienza non è più la verità assoluta come si è voluto far credere"
    In una intervista per La Croix il filosofo Jean-Luc Marion spiega che "siamo giunti ad un punto chiave della riflessione sul legame tra fede e ragione"


  • Libri
    • L'origine delle specie di Charles Darwin
      A cura di: Giuliano Pancaldi
      Perché ripubblicare oggi un testo così conosciuto, e nella sua prima versione? Per Pancaldi una tale operazione culturale oggi è possibile e doverosa ...


  • God and Physics
    The Ian Ramsey Center 2010 Conference
    Lo Ian Ramsey Center e l'International Society for Science and Religion, promuovono questo congresso internazionale, che celebrerà anche l'ottantesimo compleanno del Prof. John Polkinghorne e il suo lavoro di ricerca nella fisica, nella teologia e nel rapporto tra scienza e fede.


  • Eventi recenti

    • Darwin e Dunant. Dalla vittoria del più forte alla sopravvivenza del più debole?
      Tavola rotonda a Figline Valdarno
    • Tra Possibile e Immaginario
      Festival delle Scienze 2010
      Anche quest'anno, dal 13 al 19 gennaio scorsi, si è ripetuto il consueto appuntamento con il Festival delle Scienze, organizzato all'Auditorium di Roma.
    • Come e perché ragione e fede devono dialogare tra loro
      Un pomeriggio culturale, dedicato principalmente agli studenti
    • Un simposio tra evoluzione e creazione
      Incontro-dibattito con Mons. Fiorenzo Facchini e il prof. Giuliano Pancaldi
    • Scienza e Fede
      Il dibattito organizzato a Verona il 20 gennaio scorso, con il vescovo Giuseppe Zenti e l'astrofisica Margherita Hack
    • L'uomo e l'Universo. Da dove veniamo, cosa siamo, verso quale futuro andiamo?
      Conferenza del Prof. Luciano Lanotte


  • Prossimi Eventi

    • Scegliere razionalmente
      Convegno organizzato dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della Conferenza Episcopale Italiana e dall'Area di ricerca interdisciplinare SEFIR - Scienza e Fede sull'Interpretazione del Reale, nell'ambito dell'Istituto Superiore di Scienze Religiose Ecclesia Mater della Pontificia Università Lateranense.
    • Le vie dell'evoluzione e la domanda su Dio
      Conferenza pubblica organizzata dall'Istituto Veritatis Splendor di Bologna, nell'ambito di un seminario di studio a porte chiuse che si svolgerà dal 5 al 6 febbraio 2010.
    • Birds in the Development of Darwin's Theories on Evolution
      Una mostra al Museo della Michigan State University, affiliato alla Smithsonian Institution

 
Per informazioni, segnalazioni o chiarimenti:
 
Paolo Centofanti
Direttore SRM - Science and Religion in Media



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direttore@srmedia.org   
skype: paolo.centofanti
0039-3386284135

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Caritas in veritate: "l'enciclica della responsabilità"


Il Presidente dello IOR, Ettore Gotti Tedeschi, traccia su Tempi una analisi dell'enciclica che Papa Benedetto XVI ci ha donato in un periodo di crisi su più fronti, economico, sociale, morale, ambientale; un "periodo di dilagante dottrina nichilista che confonde l'uomo rifiutando ogni valore e verità oggettiva, che lo ha portato persino a pensare che la crescita della natalità sia un errore che produce povertà", e in cui da una parte "si tenta di convincerci che è opportuno relativizzare la nostra fede per non compromettere i rapporti con le altre religioni e offendere i fedeli di altre fedi", mentre dall'altra "si cerca di convincerci che la scienza è ormai pronta a risolvere tutti i nostri problemi ... leggi tutto, SRM

Sunday, January 24, 2010

La coscienza della sovranità di Dio è fondamento del giudizio etico


da  L'Osservatore Romano, 20 gennaio 2010

La coscienza della sovranità di Dio è fondamento del giudizio etico

La responsabilità dell'intervento umano nell'ordine naturale

di Bruno Forte

Si è svolta a Roma dal 17 al 19 gennaio la riunione della Commissione mista fra la Chiesa cattolica e il Gran rabbinato d'Israele sul tema "Le sfide dell'intervento umano nell'ordine naturale". Pubblichiamo qui di seguito stralci della relazione introduttiva, intitolata "L'insegnamento cattolico su creazione e ambiente", e tenuta dall'arcivescovo di Chieti-Vasto.
 
La complessità del rapporto fra l'intervento umano e l'ordine naturale pone il problema della distinzione fra ciò che è tecnicamente possibile all'uomo e ciò che gli è eticamente consentito:  il mito della neutralità della scienza, fondato sulla soppressione di questa basilare distinzione, si è rivelato distruttivo e alienante proprio nei risvolti etici, sociali ed ecologici dei suoi risultati. La "crisi ecologica" - oggi così intensamente denunciata - consiste precisamente nel turbamento indiscriminato indotto nei ritmi e negli equilibri naturali dalla trasformazione accelerata cui essi sono sottoposti a causa del comportamento umano. Si potrebbe affermare che il nucleo della crisi ambientale stia nella differenza tra i "tempi storici" e i "tempi biologici", nella sfasatura cioè fra i velocissimi tempi della tecnologia e i lentissimi tempi della biologia.
 
Le conseguenze di questa sfasatura di tempi - di cui l'esempio forse più eclatante è il possibile impiego distruttivo dell'energia nucleare - non sono solo riscontrabili negli effetti devastanti che essa ha sul deterioramento ambientale e sul ricambio energetico, ma anche nelle prospettive che si disegnano per i soggetti storici. Questa lettura della "crisi ecologica" rende ragione anche del suo carattere moderno. In realtà, un approccio "squilibrato" alla natura da parte dell'uomo è sempre esistito:  quello che è nuovo e moderno è la dimensione planetaria che esso ha assunto in conseguenza dello sviluppo tecnologico e dell'accelerazione dei tempi di trasformazione ad esso collegati. Mai come negli ultimi due secoli l'uomo ha acquisito tante possibilità di intervento nel cambiamento della realtà:  si è così sviluppata una mentalità, caratterizzata dalla pretesa del protagonista umano di esercitare un dominio assoluto sull'ordine della natura. Il conoscere viene inteso come possesso del conosciuto, la ricerca scientifica e l'esercizio della tecnica si risolvono in espressioni della "volontà di potenza" della ragione assoluta. ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)