Tuesday, October 20, 2009

Barberis: Chi dice che è un falso lo dimostri scientificamente

 
Questo è stato il commento del Dr. Bruno Barberis, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia, pubblicato su La Voce del Popolo, settimanale diocesano di Torino. Nell'articolo, Barberis spiega che "per poter affermare di aver ottenuto (non importa con quale tecnica o metodo) un'immagine identica a quella sindonica è indispensabile effettuare su di essa le stesse analisi fatte sulla Sindone ed ottenere tutti gli stessi identici risultati".

Purtroppo, ha dichiarato, "ormai è un ritornello che si ripete regolarmente. Ogni volta che viene indetta un'ostensione della Sindone assistiamo, nei mesi che la precedono, ad una serie di scoperte presentate come sensazionali che dimostrerebbero che la Sindone è un falso realizzato con le tecniche più svariate, ovviamente in epoca medioevale".

Non ultima, l'ipotesi presentata la scorsa estate, secondo la quale la Sindone sarebbe "l'autoritratto di Leonardo, realizzato dal genio toscano in una vera e propria camera oscura utilizzando un busto con le proprie fattezze che avrebbe lasciato l'impronta su di un telo trattato con chiara d'uovo e gelatina".

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ASCA

P. Gianfranco Berbenni: studio interessante, ma manca di scientificità


Per P. Berbenni, sindonologo e studioso del Sacro telo da oltre trent'anni, è positivo che, nel tentare di riprodurlo "per la prima volta ci si occupi dell'intera Sindone, non soltanto del volto", cercando di studiare la formazione dell'immagine su tutto il tessuto.

Vi sono però altri punti di questa ricerca che sono certamente deboli, come i presupposti di base, che "partono dalla diffusa convinzione che l'impronta sia superficiale", e la "debolezza originaria delle teorie sulla superficialità dell'immagine, e sulla sua tridimensionalità"; oppure il non considerare assolutamente la presenza di sangue.

Quanto all' ipotesi di realizzazione pittorica della Sindone, opera di un presunto falsario medioevale, "non è la prima volta che ci troviamo di fronte all'ipotesi dello sfumato leonardesco", spiega Berbenni, ed era stata confutata già dallo STURP nel 1978.


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