Thursday, December 03, 2009

Nessun conflitto all'orizzonte

a  L'Osservatore Romano, 30 novembre - 1 dicembre 2009


Nessun conflitto all'orizzonte

Il messaggio di Benedetto XVI per il convegno »Dal telescopio di Galileo alla cosmologia evolutiva« alla Pontificia Università Lateranense

 
Il Papa ha inviato all'arcivescovo Rino Fisichella, rettore della Pontificia Università Lateranense, un messaggio in occasione del convegno "Dal telescopio di Galileo alla cosmologia evolutiva. Scienza, Filosofia e teologia in dialogo" che si è aperto lunedì 30 novembre e si chiuderà mercoledì 2 dicembre. Pubblichiamo il testo del messaggio e, in basso, ampi stralci della relazione tenuta dall'arcivescovo Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura.


Al Venerato Fratello
Mons. Rino Fisichella
Rettore Magnifico della Pontificia Università Lateranense

Sono lieto di rivolgere il mio saluto a tutti i partecipanti al Congresso internazionale sul tema Dal telescopio di Galileo alla cosmologia evolutiva. Scienza, Filosofia e Teologia in dialogo. Lo porgo in modo particolare a Lei, Venerato Fratello, che si è fatto promotore di questo importante momento di riflessione, nel contesto dell'"Anno Internazionale dell'Astronomia", per celebrare il quarto centenario della scoperta del telescopio. Il mio pensiero va anche al Prof. Nicola Cabibbo, Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze, che ha collaborato nella preparazione della presente Assise. Saluto cordialmente le personalità venute da diversi Paesi del mondo, che, con la loro presenza, qualificano queste giornate di studio.

Quando si apre il Sidereus nuncius e si leggono le prime espressioni di Galileo, traspare subito la meraviglia dello scienziato pisano dinanzi a quanto lui stesso aveva compiuto:  "Grandi cose - egli scrive - in questo breve trattato propongo all'osservazione e alla contemplazione degli studiosi della natura ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Il cosmo raccontato dalla Bibbia

da L'Osservatore Romano, 30 novembre - 1 dicembre 2009


Il cosmo raccontato dalla Bibbia
 
Dalla Genesi all'Apocalisse

di Gianfranco Ravasi

È facile ricostruire a livello fenomenologico la concezione cosmologica biblica che adotta modelli delle civiltà dell'antico Vicino Oriente. La struttura di fondo è costituita dalla piattaforma terrestre sulla quale si leva una gigantesca cupola, il "firmamento" (raqia'). Sopra di essa freme l'oceano celeste delle acque piovane, mentre sotto la superficie terrestre s'agitano le acque caotiche dell'oceano inferiore infernale, che circondano le "fondamenta della terra", ossia le colonne che sorreggono quella piattaforma. Ovviamente il nostro interesse è di altro genere rispetto a quello di uno storico della scienza:  il nostro è, infatti, un approccio squisitamente ermeneutico ed è orientato a isolare la sottesa concezione dell'essere cosmico.
 
La Bibbia procede a una vera e propria operazione di "demitizzazione" dei materiali cosmologici che assume dalle culture circostanti. Nel celebre poema accadico-babilonese Enuma Elish l'impostazione è, infatti, cosmogonica:  il cosmo è concepito come frutto di una lotta teogonica e intradivina. Il dio vincitore Marduk diventa creatore e riduce a materia l'antagonista Tiamat, la divinità "abissale" negativa sconfitta, mentre la stessa creatura umana nasce dall'impasto della polvere della terra con il sangue del dio Qingu, un'altra divinità ribelle. Si ha, quindi, una concezione che potremmo definire panteista, in altra forma sottesa anche alla divinizzazione "solare" operata in Egitto (Horus, Amon, Aton e così via che incarnavano il sole divinizzato)  ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

La ragione terreno d'incontro tra scienza ed etica


da  L'Osservatore Romano, 29 novembre 2009


La ragione terreno d'incontro tra scienza ed etica

Politiche e innovazione

"Politiche, scienza e innovazione" è stato il tema del settimo Aspen Transatlantic Dialogue. All'incontro, svoltosi a Roma il 27 e 28 novembre, hanno preso parte, tra gli altri, Giulio Tremonti, Angelo Maria Petroni e Marta Dassù, rispettivamente presidente, segretario generale e direttore generale delle attività internazionali dell'Aspen Institute Italia, Giuliano Amato, Domenico Siniscalco, Roberto Cingolani e Luciano Maiani. Tra i relatori che hanno introdotto i lavori era il direttore del nostro giornale, del quale pubblichiamo quasi per intero l'intervento.

Nei confronti della mondializzazione e dei suoi aspetti soprattutto economici e sociali l'atteggiamento della Chiesa di Roma, in continuità con la tradizione cattolica, è oggi caratterizzato dal realismo, certo ben consapevole dei limiti della natura umana ma anche temperato dalla fiducia nella ragione, che può offrire un largo terreno d'intesa e di collaborazione in un contesto internazionale continuamente segnato da squilibri e tensioni. L'esempio più recente - dibattuto sul nostro giornale da economisti e politici di provenienze diverse - è l'enciclica pubblicata all'inizio dell'estate, Caritas in veritate, che tocca anche i temi proposti per questo incontro. Il testo papale è stato in genere apprezzato per il suo sforzo di comprensione della realtà mondiale, nonostante alcune letture prevenute. Una di queste, negli Stati Uniti, ha addirittura voluto distinguervi parti d'oro, attribuibili a Benedetto XVI, da altre curiali, naturalmente di colore rosso.

Come la politica, anche la scienza non è neutrale.  ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Sunday, November 29, 2009

Quando la scienza è un albero rigoglioso

da  L'Osservatore Romano, 23-24 novembre 2009


Quando la scienza è un albero rigoglioso

Si celebrano in Spagna i settant'anni del Consejo Superior de Investigaciones Científicas


di Alfonso V. Carrascosa

Il prossimo 24 novembre ricorrono i settant'anni della creazione del Consejo Superior de Investigaciones Científicas (Csic), Consiglio Superiore di Ricerche Scientifiche, il più importante organismo pubblico di ricerca spagnolo. Formato da quasi tremila ricercatori e presente in tutte le autonomie, si dedica alla ricerca multidisciplinare sia nelle scienze umane e sociali sia nelle scienze sperimentali. Nel Csic si sono istituzionalizzate la professione di scienziato in Spagna e nuove discipline scientifiche come l'ecologia, la microbiologia, la biologia molecolare, e così via. Il suo fondatore, parlamentare della Seconda Repubblica, professore liceale e membro della Asociación Católica de Propagandistas - movimento ecclesiale fondato dal gesuita Angel Ayala nel 1908 -  José Ibáñez-Martín, discepolo del grande umanista spagnolo Menéndez Pelayo, nel suo decreto di fondazione diceva che la principale funzione dell'organismo era "la restaurazione della classica e cristiana unità delle scienze distrutta nel XVIII secolo".

A tale proposito Benedetto XVI dice nella Caritas in veritate, riferendosi agli ambiti del sapere umano, che "le discipline (devono) collaborare mediante una interdisciplinarità ordinata. La carità non esclude il sapere, anzi lo richiede, lo promuove e lo anima dall'interno", e che "le valutazioni morali e la ricerca scientifica devono crescere insieme e (...) la carità deve animarle in un tutto armonico interdisciplinare", concludendo che "l'eccessiva settorialità del sapere, la chiusura delle scienze umane alla metafisica, le difficoltà di dialogo tra le scienze e la teologia sono di danno non solo allo sviluppo del sapere, ma anche allo sviluppo dei popoli".

La prima riunione plenaria del Csic, ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Dna compatibile tra evoluzionismo e religione


da  L'Osservatore Romano, 25 novembre 2009


Dna compatibile tra evoluzionismo e religione

Un convegno internazionale a Firenze per chiarire alcuni equivoci storici



di Evandro Agazzi, Presidente della Académie internationale de philosophie des sciences

Volge ormai al termine questo 2009 contrassegnato da due anniversari "rotondi" ed entrambi significativi per una ripresa delle discussioni sui rapporti fra scienza moderna e religione:  i 400 anni dalle prime scoperte astronomiche di Galileo (1609) e i 200 anni dalla nascita di Darwin (1809), che coincidono anche con i 150 anni dalla pubblicazione della sua opera fondamentale, L'origine delle specie (1859). A dire il vero, il 1609 non ha proprio nulla a che fare con il caso Galileo, i cui momenti storici salienti furono il primo processo del 1616 e il secondo (con condanna) del 1633, e le stesse prime osservazioni astronomiche del 1609 furono solo l'inizio di una serie che culminò l'anno dopo con la pubblicazione del Sidereus nuncius, opera nella quale si profila l'attacco alla cosmologia tolemaica.
 
Ma anche considerando gli anniversari darwiniani non si può fare a meno di notare ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Quando l'ominide si è accorto di esserci


da  L'Osservatore Romano, 26 novembre 2009


Quando l'ominide si è accorto di esserci

Teologia ed evoluzionismo

Pubblichiamo alcuni stralci della prolusione tenuta il 25 novembre per l'apertura dell'anno accademico della Facoltà Teologica dell'Emilia Romagna.

di Fiorenzo Facchini

La problematica sull'uomo riguarda non tanto l'epoca della comparsa delle prime forme umane, quanto la differenza tra animale e uomo. Si deve ammettere che il momento più alto della ominizzazione si è avuto quando l'ominide è stato arricchito dallo spirito che ne ha fatto un essere capace di pensare, di guardare a un altro ominide, pure elevato dallo spirito, come a un tu, quando l'ominide ha avuto coscienza di sé, si è accorto di esserci, quando ha incominciato ad agire liberamente, quando, potremmo anche aggiungere, ha percepito la presenza di Dio.

Un concetto che potrebbe essere tenuto presente è quello di emergenza. Ma l'emergenza dell'essere umano in forza dello spirito, trascende il piano biologico, non può paragonarsi ad altri eventi emergenti nell'ordine dei fattori naturali.

Del resto anche nel processo dell'animazione di ogni essere umano ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Wednesday, November 25, 2009

Prossimi Eventi: La materia, tra scienza e filosofia


La materia, tra scienza e filosofia


Conferenza del prof. Don Alberto Strumia (Università di Bari) per il Modulo Le fondamenta della materia fisica del Master in Scienza e Fede

Link SRM
 

Prossimi Eventi: Première del film "The Gardener of God"


Première del film "The Gardener of God"

(originale in inglese, con sottotitoli in italiano)

Il primo film su Gregor Mendel, padre della genetica moderna e prete cattolico

Scritto e diretto da Liana Marabini, con Christopher Lambert, Maria Pia Ruspoli, Anja Kruse

Una co-produzione Condor Pictures e Liamar Media World Film; distribuito da  Europe Images International (Groupe Lagardère)

Evento organizzato dal Master in Scienza e Fede 

Link
SRM

Prossimi Eventi: I Papi e la scienza


I Papi e la scienza


Conferenza del Prof. Mario Gargantini (giornalista e divulgatore scientifico) per il corso Scienza e religione del Master in Scienza e Fede

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Monday, November 23, 2009

Mons. Lorizio: "Il miracolo è irruzione di Dio nella storia, che sconvolge le leggi della natura e genera in noi stupore"


Mons. Giuseppe Lorizio lo ha affermato nella conferenza
Il miracolo in prospettiva teologico-fondamentale, tenuta per il Master in Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum lo scorso 27 ottobre.

"Il miracolo è l'irruzione di Dio nella storia", ha spiegato, "è un evento che arriva a sconvolgere le leggi della natura e nella storia"; ma miracoli non sono soltanto "i gesti portentosi che Gesù compie nella sua vicenda storica", o che vediamo verificarsi in altri tempi, o nelle nostre stesse vite ... leggi tutto, SRM

Riparte l'LHC, questa volta senza timori da "fine del mondo"


Dopo alcune difficoltà tecniche, e "archiviati" i presunti rischi di "fine del mondo" ipotizzati da alcuni pseudoscienziati (v. SRM Newsletter 80 e 81), il 20 novembre scorso gli ingegneri e i ricercatori del CERN hanno attivato il
Large Hadron Collider (LHC), lanciando nel suo anello particelle che hanno finalmente effettuato un giro completo.

Settimane Culturali della Pastorale Universitaria


Settimane Culturali della Pastorale Universitaria

Una cultura nella città


Il 20 novembre scorso, presso la Sala rossa del Palazzo del Vicariato, sono state presentate le attività per le Settimane culturali promosse dall'Ufficio Diocesano per la Pastorale Universitaria.

Monsignor Lorenzo Leuzzi, direttore dell'Ufficio diocesano, introducendo l'iniziativa ne ha sottolineato l'obiettivo di "elaborare una nuova cultura capace di promuovere nella città uno sviluppo umano integrale nella prospettiva indicata da Benedetto XVI nella sua Enciclica Caritas in Veritate.

La prima settimana, dal 22 al 28 novembre, è dedicata alla Filosofia, e prevede numerosi eventi in collaborazione con le Università Pontificie romane.

Segnaliamo in particolare:

  • Chi è l'uomo della Sindone? Un dialogo tra scienza e fede
    Mostra permanente sulla Sacra Sindone organizzata dal Master in Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum; 23-27 novembre 2009

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Saturday, November 21, 2009

I miracoli nelle cause dei santi


Conferenza di Mons. José Luis Gutiérrez (Congregazione delle Cause dei Santi), per il Modulo La questione dei miracoli, del Master in Scienza e Fede.

Martedi 24 novembre 2009, ore 17.10

Aula Magna dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Via degli Aldobrandeschi, 190 - Roma
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Sunday, November 15, 2009

Astronomia e fede nell'anno internazionale dell'Astronomia


Pochi giorni prima della settimana di studi dedicata all'astrobiologia, P. José Gabriel Funes ha tenuto la Lectio inauguralis del Master in Scienza e Fede dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, nell'ambito del corso "Scienza e religione", diretto da Don Paul Haffner (cf. Newsletter 119).

Nella prima parte della conferenza, dedicata ai dati scientifici, il Direttore della Specola Vaticana ha parlato della formazione stelle e dei pianeti, delle galassie e dell'Universo; ha spiegato le caratteristiche dei corpi celesti, ma anche il lavoro dell'astronomo, e la necessità per lo scienziato di "meravigliarsi", seguendo ciò che scriveva Newton:

"Io mi vedo come un fanciullo che gioca sulla riva del mare, e di tanto in tanto si diverte a scoprire un ciottolo più levigato o una conchiglia più bella del consueto, mentre davanti a me si stende inesplorato l'immenso oceano della verità"

Un oceano che non si può solamente analizzare e quantificare, ma al quale è anche necessario "dare un senso", perché "nella nostra relazione con il mondo", ci muoviamo sempre su due linee di ricerca: "la ricerca di intellegibilità e la ricerca di significato".

La prima, spiega P. Funes è "ricerca della migliore spiegazione", ovvero "ricerca scientifica".

La seconda è "ricerca di significato dell'esistenza umana", ed è la "ricerca esistenziale, o filosofica".

Perché se la scienza può dirci che il Big Bang "è la migliore spiegazione possibile, dal momento che dimostra i dati scientifici in modo semplice",  ... leggi tutto, SRM

Astrobiologia, scienza e fede s'incontrano


da Avvenire, 11 novembre 2009


Astrobiologia, scienza e fede s'incontrano

Chiusa la settimana della Specola Vaticana sulla vita extraterrestre: per ora solo un'ipotesi, ma ricca di suggestioni.

di Fabrizio Mastrofini
Negli ultimi 15 anni sono stati scoperti 400 piane­ti al di fuori del sistema solare ed ha avuto un enorme svi­luppo l'astrobiologia, settore del­la ricerca astronomica che si oc­cupa delle condizioni che rendo­no possibile la vita, sulla Terra ed al di fuori di essa. Sono questi i te­mi al centro della settimana di studio organizzata dalla Pontifi­cia accademia delle Scienze, che si è chiusa ieri con una confe­renza stampa nella Sala Stampa vaticana. Padre José Funes, ge­suita, direttore della Specola Va­ticana,  ... leggi tutto, SRM (cortesia Avvenire)

Astrobiologia, nuova sfida per i teologi


da Avvenire, 7 novembre 2009


Astrobiologia, nuova sfida per teologi


di Gianni Cardinale


Parla padre José Funes, direttore della Specola Vaticana: «Come escludere che vi sia vita, e vita intelligente, nel cosmo?»
«Gli scienziati dovrebbero informarsi su cosa è la Chiesa e su cosa dice la Bibbia: molti hanno idee primitive e pensano di avere di fronte la Chiesa di alcuni secoli fa»
È un tema che fa venire le vertigini, quello della possibilità della vita, e della vita intelligente, al di fuori di quella presente nel nostro pianeta. Ma la Chiesa non ha paura di affrontarlo. E lo fa ai massimi livelli. In Vaticano, riunendo i massimi esperti del campo. Merito della Specola Vaticana, guidata dal padre gesuita José Gabriel Funes, argentino, che ne è il direttore.
 
Padre Funes, perché affrontate una disciplina così particolare come l'astrobiologia?

 «L'iniziativa nasce all'interno dell'Anno dell'astronomia. E il tema dell'astrobiologia ci è sembrato particolarmente adatto per la Pontificia accademia, perché richiede la partecipazione di diverse discipline scientifiche: astronomia, biologia, geologia, fisica. Senza contare poi che il tema della ricerca di forme di vita nell'universo è appassionante...».

Si tratteranno solo gli aspetti scientifici del problema o si toccheranno anche le eventuali implicazioni filosofiche e teologiche?

«Certamente queste implicazioni ci sono. Ma in questo convegno sono stati invitati solo scienziati. In futuro se ne potrebbe pensare ad un altro invitando invece filosofi e teologi».

Immaginare la vita intelligente al di fuori del nostro pianeta provoca una vertigine e, a un credente, pone delle domande serie anche su questioni di fede. Lei si è posto questo tipo di domande?

«Più che pormele, mi vengono fatte».

E che risposte dà?

«Qui siamo nel campo delle ipotesi.  ... leggi tutto, SRM  (cortesia Avvenire)

Alleniamoci alle domande fondamentali

da L'Osservatore Romano,  12 novembre 2009


Alleniamoci alle domande fondamentali


di Mauro Piacenza, Arcivescovo titolare di Vittoriana, Segretario della Congregazione per il Clero

"Fede e ragione, in reciproco dialogo, vibrano di gioia quando sono entrambe animate dalla ricerca dell'intima unione con Dio - scrive il servo di Dio Giovanni Paolo II nell'incipit dell'enciclica Fides et ratio - Quando l'amore vivifica la dimensione orante della teologia, la conoscenza, acquisita dalla ragione, si allarga. La verità è ricercata con umiltà, accolta con stupore e gratitudine:  in una parola, la conoscenza cresce solo se ama la verità. L'amore diventa intelligenza e la teologia autentica sapienza del cuore, che orienta e sostiene la fede e la vita dei credenti".

La Fides et ratio - è bene ricordarlo sempre - rappresenta uno dei momenti "alti" del magistero del servo di Dio Giovanni Paolo II e della Chiesa tutta. In un tornante storico che pare aver smarrito la limpidezza del giudizio circa la capacità stessa dell'uomo di conoscere il reale, di giungere alla verità, conformando la propria esistenza alla verità incontrata e conosciuta, il Pontefice, di venerata memoria, richiamava con vigore la Chiesa tutta, e con essa l'umanità, a un vibrato recupero delle reali potenzialità della ragione umana, creata da Dio e, comunque, capace di relazionarsi con la realtà, conoscendola davvero.

Il problema fondamentale, posto con vigore dall'enciclica, e per necessaria conseguenza di enorme rilevanza nella formazione iniziale e permanente del Clero, è quello della Verità.  
... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

La falsa modestia della filosofia contemporanea

da L'Osservatore Romano,  12 novembre 2009


Un convegno alla Pontificia Università Urbaniana a conclusione del decennale dell'enciclica «Fides et ratio»



La falsa modestia della filosofia contemporanea



Mercoledì 11 novembre, presso la Pontificia Università Urbaniana, si è svolto il convegno "Fede, ragione e missione":  un confronto tra studiosi sulla recezione dell'enciclica di Giovanni Paolo II Fides et ratio. Pubblichiamo due estratti delle relazioni magistrali che hanno aperto le sessioni mattutina e pomeridiana dei lavori.

di Luis Francisco Ladaria Ferrer, Arcivescovo titolare di Tibica, Segretario della Congregazione
per la Dottrina della Fede

Molteplici sono le risorse che l'uomo possiede per promuovere il progresso nella conoscenza della verità, così da rendere la propria esistenza sempre più umana. Tra queste emerge la filosofia che contribuisce direttamente a porre la domanda circa il senso della vita e ad abbozzarne la risposta:  essa, pertanto, si configura come uno dei compiti più nobili dell'umanità.

Nell'introduzione dell'enciclica Giovanni Paolo II ribadisce:  "Riaffermando la verità della fede possiamo ridare all'uomo del nostro tempo genuina fiducia nelle sue capacità conoscitive e offrire alla filosofia una provocazione perché possa recuperare e sviluppare la sua piena dignità" (Fides et ratio, 6).


Risulta chiaro dunque che quando nell'enciclica si parla della ragione umana si pensa specialmente alla filosofia. È evidente che le capacità conoscitive dell'uomo e della sua ragione non si riducono a quest'ultima, ma in un certo senso queste capacità raggiungono nella filosofia il loro vertice
... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Saturday, November 14, 2009

Le ragioni dell'astrobiologia

da L'Osservatore Romano,  12 novembre 2009


Conclusa una settimana di studi alla Casina Pio IV

Le ragioni dell'astrobiologia

"Perché il Vaticano si occupa di astrobiologia?" Questo il quesito che si è posto padre José Funes, direttore della Specola Vaticana, introducendo la conferenza stampa di presentazione della Settimana di studio "Astrobiology", tenuta dal 6 al 10 novembre alla Casina Pio IV. Il gesuita ha ricordato come l'astrobiologia sia una scienza emergente, 
... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Nessuna lingua basta al «lògos»

da L'Osservatore Romano,  14 novembre 2009


Il convegno che avrebbe voluto fare Marta Sordi


Nessuna lingua basta al «lògos»


Si è chiuso il 13 novembre all'Università Cattolica del Sacro Cuore il convegno "Dal lògos dei Greci e dei Romani al lògos di Dio" organizzato in onore di Marta Sordi (1925-2009). Pubblichiamo una sintesi delle conclusioni tenute dal direttore del nostro giornale.

Intorno al termine e al concetto greco lògos da molti secoli s'intrecciano strade e riflessioni, tra oriente e occidente. Se viene spontaneo renderlo immediatamente con "parola", subito dopo ci si rende conto che c'è molto di più. Non a caso Goethe vi ha dedicato i versi indimenticabili del Faust che descrivono il tentativo del vecchio scienziato di tradurre "il sacro originale" del prologo, davvero abissale, del vangelo giovanneo. E se la prima traduzione (secondo Andrea Casalegno) è, appunto, "la parola" (das Wort), a questa fanno seguito, per approssimazioni successive e ascendenti, "il pensiero" (der Sinn) e poi "la forza" (die Kraft), sino all'ultima, della quale sembra fiducioso, che lo porta a scrivere "l'atto" (die Tat). Con una soluzione tanto suggestiva quanto naturalmente non definitiva.

Sullo sfondo del tentativo faustiano, il convegno sul lògos nel mondo antico dell'Università Cattolica del Sacro Cuore - che insieme agli atenei di Bologna e Genova ha voluto così iniziare a ricordare Marta Sordi, una delle sue docenti più intelligenti e vivaci, dando compimento a una delle sue ultime appassionate iniziative - si è risolto in un incontro scientifico che ha raggiunto punte di altissimo livello. Il convegno ha voluto entrare in modo significativo e in più di un intervento (a iniziare dalle introduzioni del cardinale Camillo Ruini e di Luigi Franco Pizzolato) al dibattito che è stato rilanciato da Benedetto XVI su fede e "ragione"
 
... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Un confronto interreligioso sulla bioetica

da L'Osservatore Romano,  12 novembre 2009


Conferenza in Grecia promossa dal World Council of Churches


Un confronto interreligioso sulla bioetica



di Alessandro Trentin

Promuovere il dialogo e il confronto tra le comunità ecclesiali nell'ambito delle questioni di bioetica:  è questo l'obiettivo di una conferenza interreligiosa in corso di svolgimento in Grecia, promossa dal World Council of Churches (Wcc) (o Consiglio ecumenico delle Chiese-Cec) in collaborazione con l'Accademia di Volos sugli studi teologici. All'incontro sul tema:  "La ricerca sulle cellule staminali al servizio della vita umana? Riflessioni etiche e teologiche", prendono parte una quarantina tra teologi, studiosi di etica, medici e ricercatori cristiani, ebrei e musulmani, provenienti da varie nazioni. Si tratta di persone che in vari modi sono coinvolte nel campo della genetica umana nei loro Paesi e che hanno modo di confrontarsi in merito ai progressi relativi alla ricerca e alle implicazioni sul rispetto della dignità umana.

Molta attenzione è stata data alla voce dei giovani, ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Thursday, November 12, 2009

Il segreto della Specola Vaticana? Non lavora per denaro

da L'Osservatore Romano,  12 novembre 2009

 
Il segreto della Specola Vaticana? Non lavora per denaro

A colloquio con l'astronomo gesuita Guy J. Consolmagno


di Fabio Colagrande

In coincidenza con l'Anno dell'astronomia i gesuiti della Specola Vaticana hanno curato la pubblicazione di un libro divulgativo sulla loro attività scientifica dal titolo L'infinitamente grande. L'Astronomia e il Vaticano. Il volume è stato curato da uno dei membri dell'Osservatorio astronomico vaticano, il gesuita statunitense Guy J. Consolmagno (Città del Vaticano, Libreria Editrice Vaticana, 2009, pagine 231, euro 29,90; l'edizione inglese - edita da Our Sunday Visitor - s'intitola The Heavens Proclaim. Astronomy and the Vatican). Un'iniziativa editoriale per rispondere alle domande che più di frequente questi religiosi scienziati si sentono rivolgere: "Perché il Vaticano s'interessa allo studio dell'Astronomia?" e "Che relazione c'è tra scienza e fede?". Nel testo anche la vicenda della riforma del calendario, il caso Galileo Galilei, la storia della Specola, oltre a una presentazione dei principali campi di ricerca degli astronomi vaticani e dei risultati da loro raggiunti. Il volume è stato presentato a Benedetto XVI dal direttore della Specola, padre José Gabriel Funes, in occasione della visita del Papa ai nuovi locali dell'Osservatorio Vaticano a Castel Gandolfo, lo scorso 16 settembre.
 
"Prima di tutto la visita del Papa - ci ha detto Consolmagno - si è inserita in una meravigliosa tradizione. Da Leone xiii in poi i Papi hanno sempre visitato la Specola come segno dell'interesse per il nostro lavoro. Ma è stato anche un momento in cui abbiamo potuto mostrare a Benedetto XVI le novità su cui stiamo lavorando e la nostra nuova sede nelle Ville Pontificie di Castel Gandolfo di cui siamo molto fieri. ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Wednesday, November 11, 2009

Il Cardinale Angelo Bagnasco: è un'illusione credere di avere potere sulla vita


Il Presidente della CEI, durante l'omelia della celebrazione eucaristica per i caduti di tutte le guerre, ha ribadito che l'odierno 'progresso scientifico e tecnologico, la disponibilita' dei mezzi materiali, il benessere sempre piu' sofisticato, la mentalita' diffusa che fa coincidere le emozioni e gli impulsi con la verita' delle cose e la legittimita' dei comportamenti" portano l'essere umano a credere erroneamente di avere un potere "sulla vita stessa". ... leggi tutto, SRM

La vera conoscenza è sapienza che libera


da  L'Osservatore Romano,  31 Ottobre 2009
 
La vera conoscenza è sapienza che libera

Anno Internazionale dell'Astronomia

Non solo "calcoli ed esperimenti" ma ricerca della "verità ultima", che è "la chiave della nostra felicità e della nostra libertà autentiche":  è questo il metodo della vera conoscenza indicato dal Papa ai partecipanti all'incontro promosso dalla Specola Vaticana in occasione dell'Anno internazionale dell'astronomia, ricevuti in udienza venerdì mattina, 30 ottobre, nella Sala Clementina.

Eminenza,
Signore e Signori,

sono lieto di salutare quest'assemblea d'insigni astronomi provenienti da tutto il mondo, che si incontrano in Vaticano per la celebrazione dell'Anno Internazionale dell'Astronomia, e ringrazio il Cardinale Giovanni Lajolo per le cordiali parole di introduzione. Questa celebrazione, che segna il quattrocentesimo anniversario delle prime osservazioni dei cieli da parte di Galileo Galilei con il telescopio, ci invita a considerare il progresso immenso della conoscenza scientifica nell'età moderna e, in modo particolare, a volgere il nostro sguardo al cielo con uno spirito di meraviglia, contemplazione e impegno per la ricerca della verità, ovunque essa debba essere trovata.
 
Il vostro incontro coincide anche con l'inaugurazione dei nuovi locali della Specola Vaticana a Castel Gandolfo. Come sapete, la storia della Specola è legata in modo molto concreto alla figura di Galileo, ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Tuesday, November 10, 2009

Prossimi Eventi: La Specola Vaticana e il dialogo scienza e fede


Conferenza di P. Sabino Maffeo SJ (Specola Vaticana, Albano) per il corso Scienza e Religione del Master in Scienza e Fede 

Martedì 17 novembre 2009, dalle ore 15.30 alle ore 17.00;
Aula Magna, Ateneo Pontificio Regina Apostolorum, Via degli Aldobrandeschi, 190, Roma

LInk  Conferenza - Master in Scienza e Fede

Monday, November 09, 2009

Prossimi Eventi: Master in Scienza e Fede

Figura e moto delle molecole. Come nell’Ottocento il mondo microscopico ha cambiato l’immagine dell’universo

Conferenza del Prof. Antonio di Meo (Università di Roma, La Sapienza) per il Modulo
Le fondamenta della materia fisica, del Master in Scienza e Fede

Martedì 10 novembre 2009, ore 17.10
Aula Magna (2º piano) dell'Ateneo Pontificio Regina Apostolorum
Via
degli Aldobrandeschi, 190 - Roma
Link Master in Scienza e Fede

Tuesday, November 03, 2009

SRM Newsletter n. 120

 
Pubblichiamo Newsletter SRM n. 120 - italiano, consultabile come di consueto online (html solo testo o pdf con immagini) a questo link
 
 
 
Indice Newsletter N. 120
 
 
  • Papa Benedetto XVI: "Tra fede e ragione esiste una naturale amicizia, fondata nell'ordine stesso della creazione"

  • Ostensione 2010: il Santo Padre pregherà di fronte alla Sindone

  • "Passio Christi, Passio hominis"
    Questo il tema per l'Ostensione della Sindone nel 2010

  • Il Cardinale Severino Poletto e il "problema" dell'autenticità della Sindone

  • Astrum 2009. Astronomia e strumenti: il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo

    • Il cielo ci sovrasta eppure è dentro di noi
    • Il cielo tra fisica e metafisica
    • Occhi lunghi per guardare le stelle

  • Libri

    • Una ragionevole fede
      Logos e dialogo in John Henry Newman
    • 42 giorni
      Di Miguel Lorente

  • Eventi Recenti

    • P. Rafael Pascual: Sant'Anselmo ci insegna che "la fede non è un ostacolo alla ragione ...

  • Prossimi Eventi

    • Il dibattito filosofico sulla fisica quantistica
      Conferenza del Prof. Julio Moreno-Dávila (AGSB, Svizzera) per il Modulo Le fondamenta della materia fisica del Master in Scienza e Fede
    • Plant genetic resources for food and agriculture. General aspects and research opportunities
      Workshop internazionale organizzato dall'Accademia Nazionale dei Lincei, dal 5 al 6 novembre 2009
    • Ai crinali della storia, padre Matteo Ricci (1552 - 1610)
      Una mostra dedicata a P. Matteo Ricci, missionario e astronomo (1552-1610), nel IV centenario della sua morte

 
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Paolo Centofanti
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Monday, November 02, 2009

Prossimi Eventi

  • Il dibattito filosofico sulla fisica quantistica
    Conferenza del Prof. Julio Moreno-Dávila (AGSB, Svizzera) per il Modulo Le fondamenta della materia fisica
    del Master in Scienza e Fede
  • Inaugurazione dell'anno accademico 2009-2010
    Accademia Nazionale dei Lincei
  • Matteo Ricci e la Cina
    Mostra dedicata a P. Matteo Ricci, missionario e astronomo (1552-1610), nel IV centenario della sua morte, organizzata presso la Città del Vaticano dal Comitato promotore delle celebrazioni centenarie di Padre Ricci, in collaborazione con i Musei Vaticani, la Pontificia Università Gregoriana e la Curia Generalizia della Compagnia di Gesù.
  • Commemorazione del geologo e ricercatore Roberto Malaroda
    Accademia Nazionale dei Lincei
  • Renato Caccioppoli e l'analisi nonlineare"
    Convegno presso l'Accademia Nazionale dei Lincei.
 

Friday, October 30, 2009

L'uomo della Sindone e il mistero della sofferenza

da  L'Osservatore Romano, 29 ottobre 2009


L'uomo della Sindone e il mistero della sofferenza

La diocesi di Torino prepara l'ostensione e la visita di Benedetto XVI


da Torino Marco Bonatti

La riflessione sul mistero della sofferenza sarà il "filo rosso" che caratterizzerà la prossima ostensione della Sindone, alla quale - il 2 maggio 2010 - parteciperà Benedetto XVI. La data è stata fissata lunedì scorso nell'udienza concessa dal Papa al cardinale Severino Poletto, arcivescovo di Torino e custode pontificio del sacro telo. Il Papa aveva annunciato già la sua intenzione il 2 giugno 2008, durante l'udienza straordinaria ai settemila pellegrini della diocesi di Torino scesi a Roma per concludere il ciclo delle Missioni diocesane. In quell'occasione Benedetto XVI si espresse così:  "Sarà un'occasione quanto mai propizia - ne sono certo - per contemplare quel misterioso Volto, che silenziosamente parla al cuore degli uomini, invitandoli a riconoscervi il volto di Dio, il quale "ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in Lui non muoia, ma abbia la vita eterna" (Giovanni, 3, 16)". Per Joseph Ratzinger non sarà comunque la prima visita alla Sindone:  come cardinale prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede venne a Torino guidando il pellegrinaggio del personale dei suoi uffici, il 13 giugno 1998, e in quell'occasione tenne al Teatro Regio un'importante conferenza sul tema "Fede tra ragione e sentimento".

L'arcivescovo di Torino, ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Quando il «Times» canonizzò Newman


da  L'Osservatore Romano, 29 ottobre 2009


Quando il «Times» canonizzò Newman


Pubblicati gli atti del convegno internazionale sul grande teologo inglese



Il libro Una ragionevole fede raccoglie gli atti del convegno internazionale su John Henry Newman che si è svolto a Milano presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore il 26 e il 27 marzo 2009 (Milano, Vita e Pensiero, 2009, pagine 252, euro 20). Pubblichiamo quasi per intero la prefazione dei curatori.


di Evandro Botto e Hermann Geissler

Quando Newman fu elevato alla dignità cardinalizia (1879), scelse come motto le parole cor ad cor loquitur, il cuore parla al cuore. Tale motto ci presenta la figura di Newman come uomo di dialogo. In questo contesto può essere opportuno ricordare tre caratteristiche che hanno contraddistinto l'impegno dialogico di Newman.

 La prima caratteristica è la passione per la verità. Sin dalla sua "prima conversione" (1816) Newman cercò la luce della verità e seguì questa "luce benevola" con grande fedeltà. Promosse il Movimento di Oxford (1833) per riportare la Chiesa d'Inghilterra alla libertà e alla verità delle origini. Si convertì al cattolicesimo proprio perché trovò in esso la pienezza della verità (1845). Nel suo lavoro su Lo sviluppo della dottrina cristiana scrisse:  "Vi è una verità; vi è una sola verità; l'errore religioso è per sua natura immorale; i seguaci dell'errore, a meno che non ne siano consapevoli, sono colpevoli di esserne sostenitori; si deve temere l'errore; la ricerca della verità non deve essere appagamento di curiosità; l'acquisizione della verità non assomiglia in nulla all'eccitazione per una scoperta; il nostro spirito è sottomesso alla verità, non le è, quindi, superiore ed è tenuto non tanto a dissertare su di essa, ma a venerarla (...) Questo è il principio dogmatico, che è principio di forza". Newman fu un appassionato ricercatore e veneratore della verità:  nell'impegno personale, nei rapporti con gli altri, nel confronto con le scienze, nella lotta contro la faziosità delle ideologie del suo tempo. In modo lungimirante presentì il sorgere e il diffondersi di teorie relativistiche, secondo le quali si danno soltanto opinioni diverse, non verità che richiedono un assenso incondizionato. Newman fu dominato dalla persuasione che la verità esiste, che solo dalla ricerca della verità fluisce il vero dialogo, che solo la verità ci fa autentici e liberi e ci apre la strada verso la realizzazione di noi stessi.   ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Il mandarino di Cicerone


da  L'Osservatore Romano, 29 ottobre 2009



Il mandarino di Cicerone

Una mostra su Matteo Ricci al Braccio di Carlomagno


di Antonio Paolucci

La mostra dedicata al gesuita Matteo Ricci che apre il 29 ottobre al Braccio di Carlomagno si gioca su una idea geniale dell'allestitore scenografo Pierluigi Pizzi.

Dal momento che il percorso espositivo si disloca in due parti, una dedicata a Roma, alla Compagnia di Gesù e all'Europa fra XVI e XVII secolo, l'altra che ha per argomento la Cina abitata, penetrata, capita e acculturata da Matteo Ricci, ecco allora che i colori dominanti sono due. Un azzurro algido e luminoso ("azzurro Sassoferrato", lo chiama Pizzi, con riferimento al noto pittore della Riforma cattolica) per la pars occidentis, il rosso imperiale per la zona che ospita le opere e i documenti della Cina.

 Del resto la mostra voluta con determinazione ammirevole da monsignor Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, ha un titolo che prefigura e replica l'idea dei due colori. Il gesuita di Macerata, fra Roma e Pechino, si colloca oggettivamente "ai crinali della storia". Perché negli anni che stanno fra il 1580 e il 1610 - gli anni della missione cinese di padre Matteo - sembrò possibile vedere, come dal vertice di una alta montagna, il possibile dialogo, la fruttuosa contaminazione fra due mondi l'uno all'altro incogniti, apparentemente incomunicabili, sigillati dalla loro stessa diversità.   ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Tra fede e ragione una naturale amicizia


da  L'Osservatore Romano, 29 ottobre 2009



Tra fede e ragione una naturale amicizia

All'udienza generale Benedetto XVI parla della teologia monastica e della teologia scolastica

"Tra fede e ragione esiste una naturale amicizia, fondata nell'ordine stesso della creazione". Lo ha ricordato il Papa all'udienza generale di mercoledì 28 ottobre, in piazza San Pietro, parlando della teologia monastica e della teologia scolastica fiorite nel XII secolo.

Cari fratelli e sorelle,
oggi mi soffermo su un'interessante pagina di storia, relativa alla fioritura della teologia latina nel secolo XII, avvenuta per una serie provvidenziale di coincidenze. Nei Paesi dell'Europa occidentale regnava allora una relativa pace, che assicurava alla società sviluppo economico e consolidamento delle strutture politiche, e favoriva una vivace attività culturale grazie pure ai contatti con l'Oriente. All'interno della Chiesa si avvertivano i benefici della vasta azione nota come "riforma gregoriana", che, promossa vigorosamente nel secolo precedente, aveva apportato una maggiore purezza evangelica nella vita della comunità ecclesiale, soprattutto nel clero, e aveva restituito alla Chiesa e al Papato un'autentica libertà di azione. Inoltre si andava diffondendo un vasto rinnovamento spirituale, sostenuto dal rigoglioso sviluppo della vita consacrata:  nascevano e si espandevano nuovi Ordini religiosi, mentre quelli già esistenti conoscevano una promettente ripresa.   ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Thursday, October 29, 2009

Il cielo ci sovrasta eppure è dentro di noi


da  L'Osservatore Romano, 17 ottobre 2009


Il cielo ci sovrasta eppure è dentro di noi

Il cardinale segretario di Stato all'inaugurazione della «Astrum 2009» in Vaticano


di Tarcisio Bertone

Pubblichiamo alcuni stralci dell'indirizzo di saluto del cardinale segretario di Stato all'inaugurazione della mostra "Astrum 2009. Astronomia e strumenti: il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo" inaugurata nei Musei Vaticani giovedì 15 ottobre.

Nell'Angelus del 21 dicembre scorso, Sua Santità volle fare esplicito riferimento alla ricorrenza galileiana e all'Anno Internazionale dell'Astronomia. Ricordò che, tra i successori di san Pietro, ve ne sono stati alcuni appassionati e anche esperti della scienza degli astri, menzionando Silvestro ii, Gregorio XIII e san Pio X. Fece poi riferimento al salmo 19 (o 18), che è un inno alla legge del Signore, ma si apre con una meravigliosa immagine cosmica (2-3). Il Papa osservò che "anche le leggi della natura, che nel corso dei secoli tanti uomini e donne di scienza ci hanno fatto capire sempre meglio, sono un grande aiuto per contemplare le opere del Signore". E aggiunse un particolare che molti pellegrini e turisti - ma anche non pochi romani - non conoscono:  il fatto, cioè, che nella parte destra di Piazza San Pietro è collocata una grande meridiana.

È evidente come l'armonia tra la fede e la scienza costituisca uno degli aspetti caratterizzanti del magistero di Benedetto XVI, in continuità con l'enciclica Fides et ratio del servo di Dio Giovanni Paolo II.  ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Tuesday, October 27, 2009

Occhi lunghi per guardare le stelle


da  L'Osservatore Romano, 14 ottobre 2009


Occhi lunghi per guardare le stelle

Nell'Anno internazionale dell'astronomia presentata in Vaticano la mostra «Astrum 2009»


di Antonio Paolucci

Nella mattinata di martedì 13 ottobre, nella Sala Stampa della Santa Sede, è stata presentata la mostra "Astrum 2009:  astronomia e strumenti. Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo" che sarà aperta presso i Musei Vaticani dal 16 ottobre al 16 gennaio. Oltre al direttore della Specola Vaticana, il gesuita José Gabriel Funes, al presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Tommaso Maccacaro, e alla curatrice della mostra, Ileana Chinnici, alla conferenza stampa sono intervenuti il direttore dei Musei Vaticani e il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura che, nell'occasione, hanno scritto per il nostro giornale.

Come ci ricorda in apertura di catalogo padre José Gabriel Funes, direttore della Specola Vaticana, gli indiani del Keat Peak nella riserva dell'Arizona dove sono installati i telescopi più potenti del mondo, chiamano the people with long eyes ("la gente dagli occhi lunghi") gli scienziati e i tecnici che di notte si ritirano nei loro misteriosi avamposti ipertecnologici a scrutare i limpidi cieli stellati del deserto di altura. Ci vogliono occhi lunghi per guardare le stelle, per penetrare la profondità dei cieli. Però, non bastano gli occhi che Dio ci ha dato. Ci vogliono strumenti assai più efficaci, ausili conoscitivi e tecnici molto più elaborati e affidabili perché lo sguardo diventi davvero lungo. Gli indiani del Keat Peak lo hanno capito, gli uomini di ogni epoca e di ogni cultura lo hanno sempre saputo. 

La mostra che i nostri Musei ospitano nella sala polifunzionale - dal 16 ottobre al 16 gennaio - voluta e promossa dall'Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) e dalla Specola Vaticana, intende offrire alla ammirazione e alla riflessione del pubblico  ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Il cielo tra fisica e metafisica

da  L'Osservatore Romano, 14 ottobre 2009


Il cielo tra fisica e metafisica

di
Gianfranco Ravasi

Nella mattinata di martedì 13 ottobre, nella Sala Stampa della Santa Sede, è stata presentata la mostra "Astrum 2009:  astronomia e strumenti. Il patrimonio storico italiano quattrocento anni dopo Galileo" che sarà aperta presso i Musei Vaticani dal 16 ottobre al 16 gennaio. Oltre al direttore della Specola Vaticana, il gesuita José Gabriel Funes, al presidente dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, Tommaso Maccacaro, e alla curatrice della mostra, Ileana Chinnici, alla conferenza stampa sono intervenuti il direttore dei Musei Vaticani e il presidente del Pontificio Consiglio della Cultura che, nell'occasione, hanno scritto per il nostro giornale.

"Una volta mi ero trovato in un monastero in cui si pregava per una badessa ormai agli estremi. Un giorno fu esposto un annuncio che diceva:  "Ci si deve attendere il peggio". Il peggio, sembrava dire, sarebbe stato che ella andasse in cielo". Con questo aneddoto segnato da un'ironia bonaria ma non per questo meno pungente, il benedettino Jean Leclercq, importante studioso di san Bernardo e della letteratura cristiana medievale, evocava un simbolo tanto esaltato da tutte le civiltà ma anche un po' esorcizzato proprio per la sua "trascendenza" rispetto all'orizzonte terreno ove abbiamo ben piantati piedi e radici. In modo analogo il celebre asserto finale della Critica della ragion pratica kantiana - "Due cose riempiono l'animo di ammirazione e di riverenza sempre nuove e crescenti, quanto più spesso e a lungo il pensiero vi si sofferma:  il cielo stellato sopra di me e la legge morale in me" - è nei nostri giorni gaudenti decisamente accantonato. Il cielo, infatti, è nascosto spesso da una coltre di smog e la legge morale è subito tacitata dalla sguaiatezza e dalla superficialità.  ... leggi tutto, SRM (cortesia L'Osservatore Romano)

Sunday, October 25, 2009

SRM Newsletter n. 119


Pubblichiamo Newsletter SRM n. 119 - italiano, consultabile come di consueto online (html solo testo o pdf con immagini) a questo link

 
 
Indice Newsletter N. 119
 
 
P. Federico Lombardi: nell'Astronomia il naturale dialogo tra scienza e fede


 
Se Pievani e Franceschelli "difendono" la teoria dell'evoluzione dalle "strumentalizzazioni" di Mons. Facchini


 
Nature: Il Darwinius Masillae non è l'anello mancante tra i primati e l'uomo


 
E Garlaschelli "arruolò" Papa Pio XI


 
P. Berbenni: tra ipotesi pittoriche e tridimensionalità, la Sindone "difende sé stessa" da possibili strumentalizzazioni
Seconda parte dell'intervista SRM

 
Online il nuovo sito ufficiale della Sindone

 
Darwin in the 21st Century: Nature, Humanity and God
Convegno internazionale organizzato dal John J. Reilly Center for Science, Technology and Values della Notre Dame University e il Pontificio Consiglio della Cultura.
 
 

Eventi Recenti
  • Cambiamento o variabilità climatica? Un dilemma antico sempre attuale
  • Cercatori dell'eterno, creatori di civiltà. Il monachesimo tra Oriente e Occidente
  • Stupore e conoscenza: un dibattito su cosa è alla radice della scoperta scientifica

Prossimi Eventi
  • Master in Scienza e Fede

    • Astronomia e fede nell'anno internazionale dell'Astronomia
      Lectio inauguralis di P. José Gabriel Funes SJ, Direttore della Specola Vaticana, per il Master in Scienza e Fede
    • Il miracolo in prospettiva teologico-fondamentale 
      Conferenza di Mons. Giuseppe Lorizio (Pontificia Università Lateranense, Roma)

  • Fede, Cultura e Scienza
  • I Lincei per la scuola. Lezioni Lincee di Astronomia
  • Corpo, automi, robot. Tra arte, scienza e tecnologia


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Paolo Centofanti
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Tuesday, October 20, 2009

Barberis: Chi dice che è un falso lo dimostri scientificamente

 
Questo è stato il commento del Dr. Bruno Barberis, direttore del Centro Internazionale di Sindonologia, pubblicato su La Voce del Popolo, settimanale diocesano di Torino. Nell'articolo, Barberis spiega che "per poter affermare di aver ottenuto (non importa con quale tecnica o metodo) un'immagine identica a quella sindonica è indispensabile effettuare su di essa le stesse analisi fatte sulla Sindone ed ottenere tutti gli stessi identici risultati".

Purtroppo, ha dichiarato, "ormai è un ritornello che si ripete regolarmente. Ogni volta che viene indetta un'ostensione della Sindone assistiamo, nei mesi che la precedono, ad una serie di scoperte presentate come sensazionali che dimostrerebbero che la Sindone è un falso realizzato con le tecniche più svariate, ovviamente in epoca medioevale".

Non ultima, l'ipotesi presentata la scorsa estate, secondo la quale la Sindone sarebbe "l'autoritratto di Leonardo, realizzato dal genio toscano in una vera e propria camera oscura utilizzando un busto con le proprie fattezze che avrebbe lasciato l'impronta su di un telo trattato con chiara d'uovo e gelatina".

Link
ASCA

P. Gianfranco Berbenni: studio interessante, ma manca di scientificità


Per P. Berbenni, sindonologo e studioso del Sacro telo da oltre trent'anni, è positivo che, nel tentare di riprodurlo "per la prima volta ci si occupi dell'intera Sindone, non soltanto del volto", cercando di studiare la formazione dell'immagine su tutto il tessuto.

Vi sono però altri punti di questa ricerca che sono certamente deboli, come i presupposti di base, che "partono dalla diffusa convinzione che l'impronta sia superficiale", e la "debolezza originaria delle teorie sulla superficialità dell'immagine, e sulla sua tridimensionalità"; oppure il non considerare assolutamente la presenza di sangue.

Quanto all' ipotesi di realizzazione pittorica della Sindone, opera di un presunto falsario medioevale, "non è la prima volta che ci troviamo di fronte all'ipotesi dello sfumato leonardesco", spiega Berbenni, ed era stata confutata già dallo STURP nel 1978.


Link SRM

Sunday, October 18, 2009

SRM Newsletter n. 118

 
Pubblichiamo Newsletter SRM n. 118 - italiano, consultabile online (html solo testo o pdf con immagini) a questo link



Indice Newsletter SRM n. 118
 
 
 
Fiorenzo Facchini: Quando e dove nasce il senso religioso

 
Ardi, la più antica ominide?

 
John Haught: il paradosso del "nuovi atei", aggrappati a valori assoluti

 
Francis Collins e Edward M. De Robertis nuovi membri della Pontificia Accademia delle Scienze


La Sindone sarebbe un falso del '300?
  • La Sindone riprodotta? Il commento di Petrus Soons
  • P. Gianfranco Berbenni: uno studio interessante, ma manca proprio di scientificità
  • Barberis: Chi dice che è un falso lo dimostri scientificamente
Il card. George Pell: Dio trascende l'orizzonte della scienza

 
Libri:
  • Dio e il nuovo ateismo
    Una risposta critica a Dawkins, Harris e Hitchens
    di John F. Haught
  • God is back
    di John Micklethwait, Adrian Wooldridge
Eventi recenti
  • Giorno del Timone – Emilia Romagna
    Premio Fides et Ratio al Prof. Antonino Zichichi

  • Festival of Dangerous Ideas
 

Prossimi Eventi
  • Le sfide della meccanica quantistica
    Conferenza del Prof. Gennaro Auletta (Pontificia Università Gregoriana), per il Master in Scienza e Fede

  • The Idea of Evolution

  • Le risposte della Scienza alle domande dell'astronomia

  • European Week of Astroparticle Physics

    • L'Attrazione della Gravità
      Conferenza del Prof. Eugenio Coccia,
      docente ordinario di Astrofisica presso l'Università di Tor Vergata Teramo, e già Direttore dei Laboratori Nazionali di Fisica Nucleare del Gran Sasso
    • L'Universo Invisibile: Il mistero della materia ed energia oscure
      Conferenza del Prof. Antonio Masiero, Docente Ordinario di Fisica Astroparticellare presso l'Università di Padova
    • I Marziani siamo noi: il Derby Uomo-Universo
      Conferenza del Prof. Giovanni Bignami, Professore di Astronomia presso la IUSS di Pavia

  • Leonardo – L'uomo vitruviano fra arte e scienza
    Una mostra a Venezia

  • 1609 - 2009: l'Universo di Galileo, l'Universo oggi

  • La Settimana della scienza

    • Energia per l'astronave Terra
      Conferenza di N. Armaroli e V. Balzani, e presentazione del libro omonimo
    • Galileo - Messaggero delle stelle
      Proiezione del film "Galileo - Messaggero delle stelle", di Jean-Claude Lubtchansky e dibattito con Andrea Frova e Mariapiera Marenzana

  • Attualità del pensiero di Nicola Dallaporta Xydias
 
 

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Thursday, October 15, 2009

E Garlaschelli "arruolò" Papa Pio XI


In attesa di avere maggiori informazioni sulla ricerca realizzata dal Prof. Garlaschelli sulla possibilità di riprodurre la Sindone di Torino, non possiamo evitare di aprire un interrogativo su  di  una frase attribuita a Garlaschelli stesso dal sito dell'Unione Atei Razionalisti, come conclusione del suo precedente libro, dal titolo significativo: "Processo alla Sindone", e che si propone come una analisi scientifica del "fenomeno" Sindone.

Nella frase conclusiva, che esprime il suo "giudizio" finale, Garlaschelli, ...
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Thursday, October 08, 2009

La Sindone riprodotta? Il commento di Petrus Soons

Negli ultimi due giorni sui mezzi di comunicazione è apparsa una notizia secondo la quale un professor italiano di chimica all'Università di Pavia (Italia), avrebbe riprodotto l'immagine della Sindone di Torino, utilizzando materiali e metodi che erano disponibili nel 14mo secolo, e ne avrebbe tratto le conclusioni che l'esperimento provi che la reliquia fu realizzata da un uomo.

Essenzialmente, ha utilizzato un tessuto di lino in scala 1:1, che è stato "cotto" a 215 gradi centigradi per 3 ore, e quindi messo in una lavatrice con sola acqua.
Dopo di che hanno collocato una persona sporca di ocra rossa (ossido di ferro) sul telo, ed hanno poi corretto l'immagine colorata con le mani.
Per l'impronta del viso è stato utilizzato un calco di gesso, mentre con colori a tempera è stato simulato il sangue, e con acido solforico diluito all'1,2% in acqua, e addizionato di Alluminio e Cobalto, hanno modificato la superficie del lino.
Il trattamento finale è stato un invecchiamento artificiale, prima che il pigmento venisse poi lavato.

L'obiettivo finale era dimostrare che fosse possibile creare un falso nel 14mo secolo.

Bene, non vi è nulla di nuovo in questo.

Nel 1979 Walter C. McCrone (1916-2002)... leggi tutto, SRM

La Sindone sarebbe un falso del '300 ?


Da quasi un millennio la Sindone è certamente la reliquia più studiata e più discussa, dal punto di vista scientifico, teologico, filosofico, al centro di ricerche e di ipotesi spesso contrastanti, a volte anche fantasiose, o discutibili nelle conclusioni, o negli aspetti metodologici di base.

In questi giorni è stata pubblicata la notizia di una ricerca che, con tecniche pittoriche e alcune lavorazioni chimico fisiche del telo, avrebbe riprodotto una copia della Sindone stessa.

Il che di per sè non proverebbe nulla, essendo la Sindone comunque chiaramente riproducibile, pittoricamente o fotograficamente, in copie visivamente molto simili o anche apparentemente identiche all'originale. Ciò che conta sono quindi  eventuali  coincidenze strutturali, ... leggi tutto, SRM